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Le novità da sapere sui vaccini per i cani

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Le novità da sapere sui vaccini per i cani

23.09.2019 - Articoli

Negli ultimi mesi è stato definito un nuovo schema vaccinale per il cane, che pone
particolare attenzione alla reale situazione epidemiologica presente nell’ambiente. Ovvero per ciascuna regione geografica di appartenenza, si è chiarito come  agire, mettendo ordine sull’ interpretazione personale di ogni medico.

L’incidenza delle malattie

Studi recenti hanno evidenziato una minor incidenza di malattie come il Cimurro, l’Epatite infettiva e la Parvovirosi, mentre si è notato un incremento della Leptospirosi, presente nell’ambiente con nuovi sierotipi e della Leismaniosi .

Per quanto riguarda le Malattie Respiratorie infettive, non vanno sottovalutate soprattutto per certe razze, in particolare quelle brachicefale.

Lo schema di vaccinazione

Nel cucciolo:

A 45 giorni di età si vaccina contro cimurro, epatite e parvovirosi.
Dopo venti/trenta giorni si richiamano CEP (Cimurro Epatite e Parvovirosi) e si esegue la prima vaccinazione L4 (Leptospirosi quadrivalente).
Dopo altri trenta/quaranta giorni si ripete CEP-L4.

Nell’adulto:

Ad un anno di età si ripete CEP-L4.
Dopo un anno si ripete solo L4 e così per l’anno successivo.

La vaccinazione CEP-L4 viene fatta ogni 3 anni, mentre la L4 deve essere fatta annualmente.

Vaccinazione per la Leismaniosi:

Sono possibili diverse modalità a discrezione del medico veterinario, la nostra Clinica ha scelto di utilizzare un protocollo che prevede l’inoculazione una sola volta all’anno, preferibilmente ad inizio primavera. Prima di fare questa vaccinazione è necessario eseguire un esame del sangue per essere sicuri che l’animale non sia affetto da leismaniosi.

Vaccinazione per le malattie respiratorie:

Questo tipo di vaccino è utile per tutte le razze di cane, ma molto utile per i brachicefali ed in particolare per i Bulldog Inglesi, per i Bouledogue Francesi, per i Carlini, Shih-tzu, Chihuahua e tutte le razze con naso corto. Previene le forme infettive da
Bordetella Bronchiseptica e di Parainfluenza.

Il vaccino si pratica applicando delle gocce nel naso, (non è necessario fare una puntura) ed è molto ben tollerato ed efficace.

Noi lo consigliamo a tutti i brachicefali (Bulldog e razze simili), ai cani che vivono in regioni in cui l’inverno è freddo e agli animali anziani o a rischio per le forme respiratorie. Conviene praticarlo in autunno .

Qualche notizia in più su

Cimurro Epatite Parvovirosi

Da diversi anni non sono segnalati casi di Cimurro e di Epatite Infettiva. Anche per quanto riguarda la Parvovirosi si è assistito ad una netta diminuizione dell’incidenza di questa patologia, che rimane endemica solo in certi allevamenti dalle condizioni sanitarie precarie e in alcuni canili. La Parvovirosi è una gastroenterite emorragica virale.
Nei cani adulti secondo le più recenti indicazioni la vaccinazione per il Cimurro, per l’Epatite e per la Parvovirosi può essere praticata una volta ogni 3 anni, considerata la bassa probabilità di contrarre queste malattie. Nella nostra pratica clinica non abbiamo avuto casi di queste patologie da anni.

Leptospirosi

E’ stato segnalato un aumento ambientale della Leptospirosi sia in città che nelle zone rurali (malattia trasmessa dai topi) in particolare del sierotipo Icterohaemorragica e del sierotipo Canicola, ed in tutta Europa sono stati isolati due sierotipi non presenti prima: la
Leptospira Australis e la Grippothyphosa. Le case farmaceutiche hanno dunque adeguato il vecchio vaccino monovalente mettendo a disposizione un vaccino più completo quadrivalente, scelta assolutamente consigliabile salvo casi di intolleranza accertata. Il vaccino quadrivalente per la Leptospirosi deve essere somministrato in due inoculazioni a distanza di venti giorni l’una dall’altra se utilizzato per la prima volta, e successivamente una volta all’anno.
Il problema Leptospirosi presenta diversi aspetti importanti da non sottovalutare. Un cane non vaccinato che si ammala di Leptospirosi raramente sopravvive alla malattia, anche se adulto e in buona forma fisica. I sintomi variano a seconda del sierotipo di Leptospira.
Grave insufficienza epato/renale e sindromi emorragiche, frequentemente accompagnati da febbre alta e veloce deperimento. Un aspetto da non sottovalutare è che la malattia è una Zoonosi, cioè può essere trasmessa dal paziente malato ai suoi padroni, con conseguenze decisamente serie.

Il cane ammalato, per protezione della salute delle persone che abitano con lui, deve essere per legge ricoverato in una struttura adeguata alla gestione dei pazienti infettivi ed allontanato da casa, con segnalamento del caso all’ATS competente. Sulla base di queste considerazioni è evidente che lo schema vaccinale debba essere adeguato alla nuova situazione ambientale. Le Leptospire si riproducono e vivono molto bene nell’acqua stagnante e nelle pozzanghere, e nei materiali organici umidi. In linea di massima i topi sono portatori di questo batterio tramite le loro urine ma lo veicolano anche col morso.

Il cane si ammala bevendo l’acqua di una pozzanghera o mangiando erba bagnata ove possono essere presenti urine di topo. Più raramente per il morso del topo.

Leismaniosi

Un altro problema serio, che affligge ormai tutte le regioni Italiane è quello della Leismaniosi, malattia protozoaria simile alla malaria dell’uomo. Le terapie disponibili hanno lo scopo di tenerla sotto controllo ma non riescono a guarirla.

Si contrae con la puntura di un flebotomo, piccolo insetto volante che dimora sotto le piante in sciami.
In passato la prevenzione per la leismaniosi era affidata ai presidi antiparassitari che limitavano la puntura degli insetti volanti e davano una prevenzione attorno al 70%.
Il vaccino da solo non è in grado di garantire la protezione completa, ma associato ad antiparassitari specifici dà una garanzia molto vicina al 100%. Esistono diversi vaccini, e quello che abbiamo scelto di utilizzare deve essere inoculato una volta all’anno dopo aver eseguito un test sierologico, come indicato dalla casa farmaceutica.
Sono a rischio tutti i cani che frequentano con i loro padroni le regioni mediterranee, in particolare la Toscana, le regioni del centro e sud Italia e le Isole. E’ certamente una malattia in espansione sulla quale dobbiamo lavorare.

Recentemente sono stati riscontrati casi di malattia in animali mai usciti dalla città

Malattie infettive respiratorie

Ultimo capitolo da conoscere è quello della prevenzione di alcune malattie infettive dell’apparato respiratorio. E’ uscito da pochi anni un vaccino molto interessante contro la Bordetella Bronchiseptica e il virus della Parainfluenza del cane.
Per ogni ulteriore chiarimento necessario siamo a disposizione presso la nostra Clinica.